Data18/08/2016
LuogoTofane
DifficoltàD

Dal rifugio Dibona , salire tra il bosco rado di mughi  sino a raggiungere la base dell’imponente parete sud della Tofana di Rozes. Qui troviamo il sentiero CAI 442 che volge a sinistra e che contorna completamente il versante meridionale della montagna mantenendosi, tra la parete a destra e i pascoli a sinistra. Il sentiero piega a destra per portarsi in un anfratto roccioso dove troviamo l’inizio della via del Castelletto. Attraverso una serie di staffe metalliche  ed una scala  si raggiunge il pianerottolo di ingresso della galleria lunga circa 500m .Nella parte iniziale, si cammina lungo comodi scalini metallici mentre successivamente bisogna procedere con maggior cautela in quanto il fondo roccioso piuttosto umido risulta essere scivoloso. Nella parte terminale della galleria il cavo si biforca: a sinistra se ne esce definitivamente e si procede all’esterno mentre continuando ancora in salita per alcuni metri si giunge al termine della galleria. Usciamo a nord del Castelletto un lungo sentiero nel ghiaione, in leggera discesa, aggira il versante ovest della Tofana  arrivando all’attacco della ferrata Lipella . Si supera un breve diedro gradinato   e si prosegue a sinistra superando un lungo ed esposto traverso . Prendere il sentiero, che va in diagonale un passaggio non banale. C’è la possibilità di interrompere la salita andando a sinistra si raggiunge in circa 30′ il rifugio Giussani presso la forcella Fontananegra. Lunga cengia, verso la seconda sezione della Lipella, da percorrere con cautela sia per l’esposizione sia per la gran quantità di materiale ghiaioni. Grazie ai gradoni  che  conducono ad cengetta dove parte in verticale il cavo metallico per poi farsi più appoggiata la parete, fino ad un pulpito panoramico presso il quale è possibile riprender fiato. Ormai siamo nella parte terminale della Via ed alcuni passaggi sono lievemente più impegnativi. La traccia del sentiero porta alla sella sulla cresta nord-ovest dove è possibile scendere al sottostante rifugio Giussani mentre per raggiungere la croce di vetta. Da qui si prosegue per circa 30′ lungo il ghiaione della cresta sommitale.

Compagno di Cordata:Federico

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