Data | 05/05/2024 |
Luogo | Naturno (BZ) |
Difficoltà | D |
Compagno di Cordata : Morena
Giunti a Naturno-Bz, si seguono le indicazioni per gli impianti di risalita Compaccia -Unterstell- utilizzando così l’ampio parcheggio sterrato. Seguendo la cartellonistica si oltrepassa da prima la stazione a valle della Funivia si raggiunge in circa 20′ il parcheggio privato della “Bottega del Contadino”, Dal parcheggio è evidente il sentiero che porta in 100m, costeggiando il torrente , all’attacco della Via dove è anche possibile indossare comodamente l’imbrago. Si inizia aggirando uno spigolo sfruttando la presenza di un tronchetto d’albero su roccia piuttosto levigata . Si percorre il facile sentiero passando sotto una imponente parete attrezzata per vie d’arrampicata continuando nel bosco si giunge rapidamente alla base di una placca attrezzata leggermente inclinata ma molto levigata. Si oltrepassa un curioso tronco gradinato e si percorrono alcuni tratti a strapiombo sul letto del torrente con alcuni brevi passaggi più esposti , in vista del caratteristico ponte tibetano. Si guadagna in breve un piccolo pulpito di sosta dal quale riparte un terzo salto verticale assistiti in questo caso anche da una staffa metallica. Giunti sul lato opposto del torrente dopo una decina di metri si esce su un piccolo terrazzo erboso dal quale parte una placca inclinata più affannosa che impegnativa tecnicamente arrivando in una zona dove la roccia lascia inizialmente spazio ala vegetazione ed un lungo sentiero semi boschivo porta ad una lunga traversata attrezzata in parete . Inizia quindi la traversata dove nonostante la facilità del tratto è consigliato rimanere rigorosamente assicurati visto che una scivolata risulterebbe comunque fatale e dopo alcuni minuti, aggirato un spigolo , si trova una breve cengia dalla quale si “stacca” un salto roccioso di 4-5mt . Risalito l’intero piano inclinato ci si trova alla base del tratto forse più caratteristico della Via dove sono ancora presenti i resti dell’antica roggia -Waal- per il trasporto a valle dell’acqua . Si traversa quindi utilizzando inizialmente nuove staffe ed i vecchi pioli metallici poi nella seconda parte vi è anche la presenza delle canaline in legno che vengono utilizzate ora come passerelle terminando su una lunga cengia inclinata . Si affronta la placca verticale fino ad un piccolo terrazzo detritico, si aggira con attenzione uno spigolo affilato e ci si ritrova a superare da prima un traverso piuttosto esposto in aderenza in quanto roccia particolarmente levigata. L’ esposizione e verticalità, del primo tratto si presenta meno difficoltoso del previsto, per la presenza di alcune sporgenza per i piedi e lentamente si guadagna l’uscita presso. Si prosegue ora lungo comodo sentiero di trasferimeno a tratti assicurato con scorrimano , si risalgono alcuni gradoni , si supera un insidioso salto verticale , si traversa in obliquo a destra superando alcune roccette,ora si affrontano una serie di placche. Prima placca richiede una certa trazione iniziale poi una staffa ne facilità il superamento ; seconda placca richiede sforzo e tecnica iniziale poi offre una serie di staffe che facilitano notevolmente ed in particolare fra questa e la successiva si trova, dietro una scala metallica il libro delle firme . Terza placca, la si supera grazie all’ausilio della scala metallica ed una serie di staffe trovando poi , in uscita, un piano inclinato da risalire fino ad una serie, stavolta, di brevi salti verticali che terminano con una levigatissima placca molto appoggiata che prelude all’inizio di un lungo trasferimento verticale . Un ultimo sforzo per superare questa placca levigata e verticale con 3 staffe centrali ed una fessura superiore che agevolano la risalita di questi 4-5 metri che tuttavia, così come la media generale del percorso, richiede comunque un’ultima trazione sul cavo e dopo pochi metri lungo facili roccette si raggiunge il sentiero sommitale coincidente con il termine della Via.