Data | 25/08/2020 |
Luogo | Dolommiti di Zoldo |
Difficoltà | EEA – A – II- – PD- |
Da Zoppè di Cadore seguire le indicazioni per Rifugio Venezia e parcheggiare alla fine del paese, in prossimità di uno spiazzo attrezzato. Lasciata l’auto, percorrere la strada carrozzabile fino a un promontorio. Da qui possiamo ammirare la maestosità del Pelmo, si può già iniziare a cercare la sottile linea della Cengia di Ball. Arrivati al rifugio Venezia,
si risale il sentiero CAI 480 , prima su terreno coperto da mughi e poi su ghiaione, e si giunge così alla base dell’altissima Spalla Est (freccia rossa ). Si supera una breve paretina di I senza grandi difficoltà. Si raggiunge così la cengia dove ha inizio la famosa Cengia di Ball, che attraversa orizzontalmente l’intera parete Est. Il primo passaggio che troviamo nel quale di dobbiamo abbassare rispetto alla tracciato di cengia, è il cosiddetto “Passaggio dello Stemma” (è presente una targa commemorativa), attrezzato comunque con chiodi per chi volesse fissare delle corde. Successivamente poco oltre la metà troviamo la cengia con una brevissima interruzione della cengia stessa, superabile però abbastanza facilmente se ci si riesce ad assicurare con le mani alle buone prese presenti a destra e a sinistra della sporgenza stessa. In caso contrario, è comunque presente una corda che consente di superare il passaggio in sicurezza. Ultimo canale, infine, si trova il passaggio chiave della cengia, il Passo del Gatto dove una sporgenza della roccia ci costringe a muoversi a carponi.
In tutti e tre i passaggi sono comunque presenti chiodi su cui attrezzare ulteriori corde fisse.
Si esce dalla cengia e questo dove inizia la salita tra numerosi ometti – conduce attraverso il ghiaione con numerosi zig zag fino ai di salti rocciosi che collega la Spalla Sud alla Spalla Est. Seguendo la traccia e gli ometti, si superano quindi alcuni gradoni I° e II° e si raggiunge il circo superiore un bellissimo anfiteatro. Si risale diagonalmente il Vant verso O per raggiunge l’arcuato ciglione occidentale del monte che unisce la sommità alla Spalla Sud del Pelmo. Un breve tratto di cresta, indicato dai ometti, che offre gli ultimi adrenalinici momenti di esposizione: un passaggio sul filo della cresta con impressionante vista sul vuoto da entrambi i lati, è un passaggio di arrampicata per superare un salto di roccia verticale di poco meno di 2 metri. Da li a breve, si giunge in vetta.
La discesa si svolge lungo la via di salita, e richiede un impegno di pari entità della salita
Compagno di Cordata:Veronica