Data06/08/2024
LuogoAlpi Cozie – Val Varaita
DifficoltàEE

COMPAGNO DI CORDATA : VERONICA

La Rocca Bianca è una montagna delle Alpi Cozie, che si trova tra la Val Varaita e il Queyras, sul confine italo-francese, con percorso di salita per la via normale che si sviluppa interamente in territorio francese. Si presenta come un caratteristico massiccio roccioso che si erge sulla cresta di confine tra il Colle di San Veran ed il Col Blanchet, ed è bifida, costituita ossia da due punte. Dal parcheggio a 2723 mt. circa, attraversando la strada, si intercetta una traccia che taglia il pendio erboso conducendo su asfalto poco più in basso, strada che va ora seguita in discesa per circa 150 metri fino ad un tornante, in 5 min. circa. Bisogna ora seguire tale sentiero in salita che taglia il pendio detritico passando alle pendici del Dente dell’Agnello puntando dapprima verso Ovest in moderata ma costante salita compiendo così un semicerchio, poi, con qualche zig-zag in maggiore pendenza, conduce al Col de Chamoussière mt. 2884, in altri 40 min. e 45 min. totali. Trascurato il sentiero a destra (Tour del Queyras), e quello che continua e conduce direttamente al Colle di San Veran, si svolta invece a sinistra seguendo una traccetta che risale  verso la cresta detritica soprastante. Questa, puntando grossomodo verso Sud-Est, conduce senza difficoltà ad un colletto fra le due cime de Il Pelvo. Svoltando a sinistra per ampia cresta di grossi sfasciumi si giunge in breve sulla sommità de Il Pelvo mt. 3025 (Pic de Caramantran per i francesi), in 20 min. dal colle, poi, ritornati al colletto si procede in cresta seguendo una traccia contrassegnata da alcune  che, con qualche tratto leggermente esposto, conduce in vetta a Il Pelvo cima Sud mt. 3021, di pochi metri più bassa della precedente, in altri 5 min. e 1 ora 10 min. totali. Si discende su comoda traccia percorrendo il crinale nord-ovest fino al raggiungimento del Col di San Veran mt. 2848, in 20 min. dalla cima sud. Dal colle si trascura a destra il sentiero che scende al Refuge de la Blanche e quello di sinistra, il  U20, che scende a Chianale, per procedere invece dritti sul  U59 con indicazione per la Rocca Bianca e Colle Biancetta (Col Blanchet). Si risale pertanto un dosso erboso pressoché su crinale incontrando poi, dopo circa 300 metri, un bivio non molto evidente su pietraia, punto in cui si trascura la deviazione a destra che scende verso i laghi Blanchet e si procede ancora dritti. In breve si rasenta una pietraia di grossi massi oltre la quale con qualche tornantino si perviene ad un dossetto panoramico. Si scende ora brevemente raggiungendo quasi subito un bivio di tracce, dove bisogna trascurare quella di destra in discesa che conduce ai laghi Blanchet e Col Blanchet (arriveremo da qui al ritorno), per svoltare invece su quella di sinistra in salita, in 20 min. dal colle ed 1 ora 50 min. totali, punto in cui inizia la risalita verso le vette della Rocca Bianca. Il sentiero segnato con segnavia  si addentra fra alcuni grossi massi accatastati che vanno a comporre la confusa base rocciosa della Rocca Bianca. Superati subito un paio di facili passaggi di I° verso sinistra utilizzando le mani per risalire dei modesti muretti (facili ma resi però insidiosi dalla presenza di rocce unte e scivolose), piegando a destra si giunge ad un passaggio un po’ ostico, ossia un masso incastrato in un camino che sbarra il passaggio e che bisogna aggirare verso destra (II°). Oltrepassato questo punto ci si ritrova su di un terrazzino, dove si volge a sinistra e con alcuni facili passaggi (I°) risalendo un canalino roccioso si perviene alla sommità di esso in un intaglio roccioso. Ora si discende di pochi metri su ripida traccetta di fini sfasciumi per risalire su ampia cengia che conduce ad un ripiano. Procedendo dritti in piano su comoda traccia si attraversa un gradino su placca rocciosa fino al suo termine, ossia fino alla croce di vetta della Rocca Bianca Cima Nord-Est mt. 3048, in altri 20 min. e 2 ore 10 min. totali. Tornati a ritroso al ripiano ci si addentra in un canalino roccioso, che si supera risalendo su alcuni massi accatastati con semplici ma scivolosi passaggi di I°, sbucando poi su un nuovo piccolo ripiano dal quale si può ammirare, all’apparenza inaccessibile, il castello di vetta. Seguendo sempre i segnavia  e gli ometti si procede verso destra su esile ed un po’ esposta traccetta di fini sfasciumi che conduce all’ampio ripiano alla base del cupolone roccioso sommitale, dove vi è un grosso ometto di pietre. Qui si sterza decisamente a sinistra superando subito una placchetta inclinata su roccia unta che, seppur semplice, è da affrontare con attenzione perché molto scivolosa. Su roccette articolate si punta ad una finestra di rocce accatastate, punto in cui la traccia volge decisamente a destra entrando in una specie di trincea naturale poco inclinata su fine terriccio fra placche montonate che termina con un canalino ostruito al fondo da alcuni massi incastrati (II°), da superare risalendolo da sinistra verso destra, probabilmente il passaggio più tecnico del percorso. Oltrepassato tale punto si svolta a sinistra e si procede su di una breve cengietta di detriti poco inclinata giungendo così sulla cresta sommitale e, piegando ora a destra e percorrendola per pochi metri, si arriva infine in vetta alla Rocca Bianca mt. 3064, in 15 min. e 2 ore 25 min. totali

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